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Ciò che giunge improvvisamente come disgrazia, con un dolore inimmaginabile, può trasformarsi in ricchezza umana e nuove possibilità esistenziali. E più grave è la ferita, più grande è il dono. A patto che disgrazia e dolore vengano accettati, poiché il loro rifiuto apre la strada ad una sofferenza senza tregua, sino alla morte. Questo è uno degli insegnamenti più profondi, e fra i più universali.

Maurizio Romanò

L’incontro con l’Ombra non può avvenire nel mondano; necessita del silenzio, per poterci attivare all’ascolto di ciò che ci appartiene come esseri umani gettati nel mondo.

Claudio Frasson, psicologo analista a Torino e dintorni.

Come sempre succede nel mito, qua e là si aprono finestre inaspettate che offrono nuove prospettive. Il dolore ‘tremendo e feroce di Demetra’ non è dovuto solo alla perdita e al rapimento di Persefone, ma richiama l’archetipo della madre che non riesce a sopportare il distacco dalla figlia adolescente, una forma di incapacità a lasciare andare una figlia per la propria strada, comportamento a cui Persefone, Kore, la ragazza, cioè tutte le ragazze, reagisce fuggendo con il poco di buono, in questo caso niente meno che il re dei morti.

Non ha molto a che vedere con il significato che i Greci attribuivano a questa storia. Però un collegamento forte tra Kore e l’adolescenza c’è. Una tavoletta votiva trovata a Locri, in Calabria, mostra la dea seduta in trono; di fronte a lei una ragazza che le offre una palla, il suo ultimo gioco da bambina, un’offerta che segna la fine dell’infanzia e il passaggio ad una nuova età, una fase delicata per cui è necessario chiedere la protezione di Kore, la ragazza immortale. Monica Burato, psicologa della Gestalt a Roma.

Psicologa e sessuologa clinica, esperta di età evolutiva e disturbi del neurosviluppo, di trattamento e riabilitazione nel campo dei DSA, di competenze emotive, cognitive, comportamentali e scolastiche, di parent coaching e sostegno alla genitorialità.

Condivido il cammino con chi dice “Anche se siamo arrivati fin qui, dobbiamo proseguire", loro sanno che bisogna sempre spingersi oltre gli orizzonti conosciuti. Il lavoro è il mio orizzonte personale, ignoto e misterioso, lo guardo ogni giorno con occhi nuovi e curiosità. Sorrido, respiro e procedo lentamente ...

Roberta Berno, counselor e cantastorie a Milano. Essere professionista dell’ascolto è prendersi cura dei clienti, è guardare all’umano e alle infinite risorse personali per affrontare le difficoltà e crescere insieme.

Con dedizione e passione mi dedico al mio lavoro, che svolgo aggiornandomi e formandomi costantemente, nella ricerca di qualità e competenza che mi permettano di essere sempre più efficace nella cura delle persone che si rivolgono a me.

Mi occupo della salute del corpo a 360 gradi, trattando pazienti con patologie acute, gestendo i disturbi cronici, lavorando cicatrici problematiche, riabilitando in seguito ad interventi chirurgici o incidenti. Con entusiasmo mi occupo delle donne in gravidanza e dei loro bebè, nonché di bambini in tutte le età.

Consapevole dell’inscindibilità di corpo, psiche ed emozioni, il mio approccio tiene conto delle dinamiche psico-emotive della persona, grazie alla formazione di counseling e a svariati altri approcci psico-somatici che integro durante le sedute. Silvia Bergo, osteopata e molto altro a Milano

Il segreto del metodo pilates consiste nella precisione dell’esecuzione degli esercizi; l’allineamento, la forza, l’equilibrio, la flessibilità e la coordinazione sono alla base di questa ginnastica posturale. La coscienza corporea profonda migliora, il controllo delle curve fisiologiche e la stabilizzazione dei neutri diventa una priorità. Il core stability è un tema molto “caldo” nel mondo del fitness moderno, dello sport in generale, nella medicina di oggi e nella riabilitazione sportiva. Il concetto si riferisce soprattutto alla stabilizzazione del bacino, partendo dalla coscienza profonda della muscolatura. Francesca Cariati, istruttrice di Pilates-Cova e molto altro a Novate, Milano

Coerente con la pratica, Cristina non scrive troppo di sé, e meno ancora di ciò che È.
Così, scelgo io una descrizione per lei:

Abhyāsa è una forte determinazione nel centrarsi, nello stabilirsi in sé. Ma diviene un fondamento solido solo se praticata con serietà, perseveranza, continuità e a lungo”. (Patanjali, Yoga Sutra, Libro Primo, 13, 14)

“Sono tredici anni che abito ad Assisi nell’Azienda Boscovecchio, in questo meraviglioso posto, in mezzo alla natura, alla lavanda e circondata da tanti animali che non smettono mai di sorprendermi e di stupirmi” ...

Azienda Agricola Boscovecchio
https://www.boscovecchioassisi.it

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